Quali sono i gin da provare assolutamente

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Quali sono i gin da provare assolutamente? La verità è che il gin è fantastico per definizione: in commercio, ovviamente, ne troviamo diverse varietà. Tra i distillati da conoscere, però, vogliamo anche e soprattutto menzionare il Divine Dry Gin GinAlì, ideato e creato da Gioacchino Galizia, dottore commercialista. Il suo è un lavoro frutto di anni di ricerca, e vogliamo inserirlo nella nostra personale lista di gin da provare nella vita.

GinAlì

Siete pronti a farvi conquistare da un Gin unico? Allora non potete non provare il GinAlì, che è stato creato da Gioacchino Galizia. Al suo interno troviamo ben ventuno botaniche che sono state unite a un prodotto speciale, a dir poco, ovvero le alici di Cetara, così come alla colatura. Le botaniche vengono prima infuse a temperatura ambiente e a freddo; in seguito avviene la distillazione.

Quello che proprio fa innamorare è il suo gusto, che possiamo definire come fresco e balsamico al contempo. Una vivacità particolare, anche ovviamente grazie alle alici di Cetara e alla colatura, che conferiscono al Gin maggiore sapore, una sapidità particolare e alternativa. La selezione di erbe, bacche, foglie e agrumi della Costiera Amalfitana ha così portato al GinAlì, più di un dry gin: un vero e proprio distillato divino da provare.

Tanqueray London Dry Gin

Continuiamo con un vero e proprio classico, ovvero il Tanqueray London Dry Gin. Per chi ama il gin e più in generale per i bartender di tutto il mondo, il Tanqueray London Dry Gin è un must imperdibile. Si ottiene infatti da ben quattro botaniche, non si usano agrumi ed è perfettamente cristallino nel bicchiere.

Ciò però non vale all’olfatto, dove si avvertono in modo distinto delle note uniche, balsamiche ed erbacee, così come gli aromi di ginepro o ancora la radice di liquirizia. Definito morbido, secco e delicato al contempo, è la base perfetta per i cocktail come il Gin Tonic, o ancora il Negroni. Da provare? Assolutamente, perché è un grande classico che non passerà mai di moda.

Hendrick’s Gin

Non possiamo parlare di gin e non menzionare l’Hendrick’s Gin, che presentiamo semplicemente usando una parola: bilanciato. Sì, perché è estremamente delicato, e viene realizzato dalla distilleria scozzese grazie a un mix di botaniche pregiate – ben undici – per ottenere un sapore unico.

Il risultato è un gin sorprendentemente fresco e floreale che si presta a cocktail sofisticati: non a caso il suo è un gusto tipicamente fresco ed equilibrato. Tra rosa damascena e cetrioli, decisamente è uno dei gin più raffinati da avere nel proprio “bar casalingo”, per cocktail davvero di classe.

Bombay Sapphire

Bombay Sapphire è uno dei gin più riconoscibili al mondo, probabilmente, e ciò anche per l’iconica bottiglia di colore blu. Questo gin è noto per il suo sapore morbido e aromatico, con una nota predominante di bacche di ginepro e agrumi. Di certo questo London Dry ha una personalità unica.

I suoi profumi? Ricchi e speziati al contempo, per la presenza di ginepro, così come del pepe nero e degli agrumi. Ogni sorso può essere così avvertito in modo chiaro e distinto, e il suo aroma è di certo speciale.

Gin Mare

Questo gin spagnolo è caratterizzato da un sapore mediterraneo unico, grazie all’uso di botaniche come il basilico, il timo, il rosmarino o ancora l’oliva. È perfetto per cocktail estivi e freschi. La sua esperienza di gusto, ad oggi, è una delle più amate in tutto il mondo, proprio perché è esclusivo: ogni botanica viene anche da altre parti del mondo, non solo dalla Spagna, come il basilico dall’Italia o il timo dalla Grecia.

The Botanist

Prodotto sull’isola scozzese di Islay, The Botanist è un gin artigianale che utilizza ben trentuno botaniche locali. Il risultato è un gusto complesso e aromatico, che rappresenta perfettamente l’anima dell’isola. Non a caso si chiama The Botanist proprio per l’altissima percentuale di erbe presenti. Ben 22 sono di Islay.

Come si presenta? Semplice: limpido e cristallino. Il suo aroma è decisamente raffinato e pulito, ma c’è anche un retrogusto dolce per la presenza delle bacche di ginepro. La sua consistenza, invece, viene definita solitamente come “cremosa“.