Ricette di recupero estive per non sprecare alimenti

Ci troviamo in un momento particolare della nostra vita sul pianeta. Grandi disastri ecologici, come il surriscaldamento globale, l’inquinamento dovuto alle microplastiche fanno da sfondo alla pandemia che ci ha gravemente colpiti e che ha letteralmente mandato in tilt la nostra economia. Ora più che mai è necessario riflettere e ottimizzare quanto abbiamo a disposizione, partendo proprio dai consumi e dagli sprechi. Qui vediamo alcune ricette di recupero estive che ci possono aiutare proprio a evitare sprechi e, se tutti facciamo il nostro nel nostro piccolo, ad avere un minore impatto sia sull’ambiente che sull’economia.

Ricette di recupero, un modo per risparmiare

Le nostre mamme e nonne erano molto brave, sapevano gestire perfettamente le risorse della cucina, riuscendo a realizzare ottimi piatti anche con pochissimi ingredienti e con gli avanzi. I profumi pervadevano la cucina, tutti mangiavano con appetito e non si buttava via nulla.

Oggi, in parte perché viviamo una vita decisamente più frenetica, in parte perché siamo diventati sempre più consumisti, preferiamo acquistare un piatto pronto o cenare fuori, piuttosto che riutilizzare in modo sapiente gli avanzi e creare delle ricette gustose e al contempo rispettose del nostro budget domestico e del pianeta.

Certamente, da soli non possiamo cambiare il mondo, ma se intanto iniziamo risparmiando e recuperando il cibo, non solo facciamo bene a noi, ma trasmettiamo anche dei valori importanti alle nuove generazioni che ci guardano con sempre più preoccupazione.

Una ricetta estiva per recuperare gli avanzi

Un’idea molto facile, oltre alle classiche frittate, che può aiutarci a recuperare, in questo caso, il riso, è quella di fare delle crocchette, come gli arancini. Capita spesso che il risotto non venga consumato tutto, magari dopo una cena in famiglia e gettarlo via non è proprio il caso.

Fare degli arancini semplicemente aggiungendo della mozzarella e del sugo è un’idea facile e veloce. Possiamo cuocerli anche in forno se vogliamo evitare le fritture, in questo modo potranno essere consumati anche all’indomani, magari come piatto unico, gustoso e pratico.

Recuperare la verdura dell’orto

Molti di noi hanno la fortuna di avere un piccolo orto, o degli amici che ci regalano i loro prodotti dell’orto. Ebbene, capita che gli ortaggi non nascano a scaglioni, anzi, più facilmente, ci sarà un momento in cui saremo sommersi da un determinato prodotto.

A luglio, chi le aveva piantate, quest’anno è stato letteralmente sommerso dalle zucchine, giusto per fare un esempio, e smaltire quest’abbondanza è difficile. Allora iniziano le donazioni ad amici, vicini di casa e parenti. Ecco, nel caso specifico delle zucchine, possiamo anche pensare di fare delle conserve, qui potete trovare diversi suggerimenti utili a riguardo: casalacamera.com.

In realtà quella di fare delle conserve non è certo un’idea nuova, i nostri nonni lo facevano sempre e così potevano non soltanto smaltire quanto in sovrapproduzione, ma potevano anche fruire di quel determinato prodotto della terra durate tutto l’anno.

Certo, rispetto agli anni dei nostri nonni o genitori, il tempo a disposizione è ben diverso, ma proprio durante i lockdown la gente si è resa conto di quanto sia necessario e importante rallentare, assaporare più lentamente il gusto della vita, e del cibo che prepariamo.

Del resto, ottimizzare i consumi di cibo non ci porta via troppo tempo. Per esempio, possiamo strutturare la spesa in base a un menù settimanale che possiamo organizzare assieme a tutti i membri della famiglia.

Andremo così ad acquistare solamente quello che ci occorre e nelle giuste quantità, in modo da non sprecarle, soprattutto gli alimenti con una breve scadenza.

In ultimo, consigliamo anche di congelare gli alimenti in eccesso, anche i cibi cotti, già pronti, infatti, possono essere congelati e riutilizzati in seguito, per questo è utile fare delle porzioni, in modo da scongelare solo ciò che serve, dato che gli alimenti scongelati non possono essere ricongelati.